Una volta entrata in funzione quella di Nachtigal sarà la più grande diga del Camerun e inietterà più di 420MW di elettricità nella rete nazionale. Secondo i piani, l’impianto idroelettrico, in costruzione nella località di Ndokoa nella divisione Lekie, sul letto del fiume Sanaga e vicino alla capitale Yaoundé, entrerà in funzione entro il 2023.
Anche ATB Group darà il proprio contributo alla realizzazione di questa importante infrastruttura. Poche settimane fa è stato firmato il contratto che ha dato mandato all’azienda bresciana di occuparsi della fornitura del pacchetto idromeccanico necessario al funzionamento della diga di proprietà della NHPC, società capitanata da Electricité de France (EDF) e composta da International Finance Corporation (IFC), dal Governo camerunense, dalla Banca Africana di Sviluppo (AfDB) e da STOA Infra & Energy. Il progetto fa parte di un piano di sviluppo idroelettrico più ampio che permetterà al paese africano di ottenere energia sufficiente per la popolazione, per le attività industriali ed anche per l’export. All’interno del progetto ATB Group sarà sub contractor del consorzio istituito da NGE Contracting (Francia), Besix (Belgio) e SGTM (Marocco).
“Per muoverci meglio e più agevolmente, come da prassi quando ci troviamo a operare in situazioni di questo tipo, ATB ha registrato una società in Camerun che avrà il compito di occuparsi di tutti gli aspetti locali e delle attività in opera legate al montaggio delle paratoie” specifica Enrico Camparada, managing director della divisione Hydro Mechanical Equipment. Ad approfondire il versante tecnico della commessa è Paolo Zenocchini, responsabile Ingegneria della divisione HME di ATB. “Stiamo parlando di componenti di dimensioni importanti – spiega -; le paratoie avranno una larghezza di 17 metri altezza maggiore di 10m e un peso di circa 120 tonnellate. Per questo i lavori di richiederanno spazio negli stabilimenti e capacità di mobilitare pesi importanti”.
Altro aspetto sfidante del progetto sono i programmi: “Queste paratoie sono fondamentali per permettere al cliente per proseguire con le successive fasi del progetto– aggiunge l’ingegnere -. ATB si occuperà, oltre che della progettazione e della fabbricazione, anche del montaggio e della messa in servizio che dovrà essere ultimata entrò metà novembre 2020”.
Nel corso dei lavori si dovrà tener conto di una variabile non certo secondaria: il clima. Nel periodo previsto per i montaggi si potrebbero registrare tassi di umidità pari al 100%, dovuti alla stagione delle piogge. Variabili che andranno a complicare l’attività di installazione. “Consideriamo poi che ci troviamo in una zona remota, selvaggia, con problematiche di malaria e infezioni tropicali – sottolinea Zenocchini -. Tra le particolarità del progetto anche il ciclo di verniciatura, molto impegnativo perché prevede la metallizzazione a caldo delle superfici con richiesta di operatori qualificati e certificati per questo tipo di lavorazioni”.
Nel frattempo, negli uffici tecnici e commerciali di ATB, è in fase di preparazione una seconda offerta, questa volta per il lotto che comprende tutta la parte di condotte forzate dell’impianto idroelettrico.