Nuove soluzioni tecnologiche per migliorare il controllo e la gestione degli impianti

Un 2019 molto positivo per la divisione Renewables. Il racconto di tre commesse da incorniciare.

Small Hydro, alta tecnologia e ottimizzazione dei tempi

Sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per migliorare il controllo e la gestione degli impianti, ottimizzazione dei tempi di intervento, capacità di essere competitivi sul mercato estero e nazionale. Sono questi i driver che hanno guidato la crescita della divisione Renewables nel corso di un anno stimolante quanto impegnativo, durante il quale si è rafforzata la sintonia tra gli uffici tecnici di Verbania e lo stabilimento di Artogne, testa e braccio della divisione, protagonisti nel 2019 di una serie di interventi importanti in ambito small hydro. Tre in particolare: Arsti, Orsolina e Gandellino.

ARSTI

Porta il nome della località che lo ospita, Arsti, un paesino dell’estremo nord dell’Albania, poco distante da Puke, in quel triangolo formato dai confini con Kosovo e Montenegro. L’impianto, di circa 6 megawatt di potenza, è composto da 3 gruppi idroelettrici Pelton ad asse orizzontale progettati, fabbricati e installati in un anno esatto da ATB, scelta da HEC Arsti per una fornitura water-to-wire: turbine, generatori, sistemi ausiliari, quadri elettrici a bassa e media tensione e tutta la parte di automazione. La particolarità della commessa sta tutta nell’approccio utilizzato per completare il lavoro e rispondere alle specifiche esigenze del cliente. “Abbiamo messo in campo tutte le soluzioni tecniche possibili per rendere più facile e immediata la gestione e la manutenzione dell’impianto - spiega Federico Tartaro, Small Hydro Operations General Manager della divisione Renewables -. Nello specifico, per collegare i gruppi e i quadri con l’automazione abbiamo applicato un’architettura che risolve ogni problema di cablaggio e ci fa risparmiare parecchio tempo, portando a bordo delle unità funzionali dell’impianto una parte di intelligenza del sistema di automazione. Questo semplifica e velocizza i montaggi elettrici e ci consente di effettuare test spinti direttamente in stabilimento”. Per capirne il funzionamento dobbiamo pensare al nostro sistema nervoso e i suoi gangli. Il risultato finale è una centrale smart ad alto tasso tecnologico, customizzata secondo le necessità del committente e messa in servizio in dodici mesi esatti.

Dieci anni di esperienza sul mercato albanese – continua Tartaro – ci hanno aiutato a individuare e cogliere immediatamente i bisogni del cliente e a condividere con lui un unico obiettivo: concludere l’impianto al più presto e renderlo perfettamente funzionante”.

ORSOLINA

Una variante con cui bisogna fare i conti quando si opera in montagna è il fattore climatico. A febbraio 2019 la divisione Renewables ha seguito un progetto particolarmente complesso proprio per i risvolti logistici. Per EN&EN, ATB si è occupata della realizzazione di un gruppo idroelettrico Pelton ad asse orizzontale e dell’installazione degli organi di intercettazione dell’opera di presa per la centrale Orsolina di Borca di Cadore, in provincia di Belluno, nel cuore delle Dolomiti. L’impianto, da circa 1900 kilowatt e con un salto nominale di 386 metri, rientra a far parte dei registri degli incentivi sull’energia rinnovabile previsti dal Governo. “Per far sì che il cliente potesse accedere alle tariffe incentivate, sono stati fissati tempi di contratto molto stringenti – spiega il project manager Massimiliano Berardi -. La prima settimana di novembre abbiamo iniziato i montaggi elettromeccanici, sia in centrale sia in opera di presa, e li abbiamo conclusi in un mese e mezzo.” Tempo record se consideriamo le difficoltà logistiche nel trasporto dei componenti in cantiere, dovute alla scarsa accessibilità del sito e alle abbondanti nevicate del periodo. In febbraio è stata eseguita la prima sincronizzazione con la rete.

GANDELLINO

Chiusa in nove mesi, invece, con circa otto settimane di anticipo rispetto alle tempistiche ordinarie, la commessa Gandellino, nella Bergamasca. Enel Green Power ha affidato ad ATB la realizzazione di tre gruppi ad acqua fluente dell’impianto in costruzione nel comune della Val Seriana, sul fiume Serio: una centrale dalla potenza totale pari a 5 megawatt che immette l’energia prodotta su una linea AT a 110 Kv. La fornitura, per ciascun gruppo, è costituita da una turbina Francis ad asse orizzontale, generatore sincrono ad accoppiamento diretto, valvola di intercettazione accoppiata alla condotta (già esistente), tubazioni di alimentazione idraulica alla turbina, valvola di scarico per sfogare le sovrappressioni della condotta stessa, sistemi ed impianti ausiliari di gruppo per la parte oleodinamica di comando, lubrificazione e raffreddamenti.

Il contratto è stato firmato a gennaio 2019 e il cantiere chiuso in novembre per lasciare ampio margine alle fasi di commissioning e di messa in servizio. “Il tempo ha giocato un ruolo fondamentale sull’iter del progetto: anche in questo caso la scadenza era molto stretta per permettere l’accesso agli incentivi sull’energia rinnovabile e fissava il completamento della fornitura in officina in 8 mesi – assicura Maurizio Domenichini, pm della divisione Renewables -. Il grande risultato è stato riuscire a chiudere la parte di nostra competenza in soli nove mesi, quando normalmente forniture del genere ne richiedono dai dodici ai quattordici. Il rispetto di termini così stringenti è stato possibile grazie alla collaborazione tra gli stabilimenti ATB di Artogne e Roncadelle”.

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