Partiti da Venezia tre vessels destinati alla raffineria di Sriracha

ATB è stata scelta dal consorzio tra Samsung, Petrofac e Saipem per la fornitura di apparecchiature che entreranno a far parte del reparto Clean Fuel dell’impianto tailandese.

Mega reattori per Thai Oil

Sono partiti nelle scorse ore da Venezia i tre reattori fabbricati dalla divisione Heavy Equipment di ATB Group e destinati alla raffineria di Sriracha, proprietà della compagnia nazionale petrolifera tailandese. L’azienda bresciana, guidata da Sergio Trombini e presente da oltre quarant’anni a Marghera con un secondo workshop dedicato alle operazioni di assiemaggio, è stata scelta dal consorzio tra Samsung, Petrofac e Saipem, per la fornitura di apparecchiature finalizzate all’espansione del reparto Clean Fuel dell’impianto. 

La raffineria si trova lungo la costa orientale del Golfo di Thailandia e al momento è il principale sito Oil and Gas del Paese. 

Sriracha, al momento è il più grande impianto Oil and Gas del Paese, si trova nella provincia di Chonburi, lungo la costa orientale del Golfo di Thailandia. Con l’ampliamento (che costerà all’incirca 4 miliardi di dollari), parte del progetto Clean Fuel, Thai Oil potrà produrre carburanti di qualità superiore e aumentare la capacità produttiva dell’intera raffineria da 275.000 barili al giorno a 400.000 barili. 

ATB ha prodotto tre stage reactors realizzati in acciaio al cromo/molibdeno/vanadio - con diametri dai 5,4 ai 5,7 metri, pesi che variano da 880 a 1700 tonnellate e lunghezze dai 37 ai 52 metri -, segnando così un nuovo record per lo scalo veneziano, dopo i reattori per Dangote (Nigeria) salpati nell’estate 2018.

“Ancora una volta sono le persone ad aver fatto la differenza; un team coeso e affiatato, a partire dal commerciale, passando per l’ingegneria, la logistica degli acquisiti, fino ai reparti operativi– spiega Luigi Redaelli, managing director della divisione Heavy Equipment di ATB Group -. Tutta la filiera ha funzionato alla perfezione, permettendo così il raggiungimento di un grande risultato”. Traguardo ancora più significativo se contestualizzato in un periodo difficile per l’industria mondiale, ma ancora più per quella del nord Italia, che ha dovuto affrontare per prima la fase più acuta della pandemia Covid -19.

“Come azienda ci siamo mossi immediatamente per mettere in sicurezza dipendenti e collaboratori e tutelare la loro salute – aggiunge Redaelli -. Nonostante le preoccupazioni dei mesi scorsi, tra le nostre persone è prevalsa la volontà di fare e di fare bene, per dare valore al nostro cliente”.

Il mercato, su questa tipologia di prodotti, si sta spostando su apparecchiature di peso e dimensione sempre maggiori. In questo scenario ATB si conferma come partner qualificato con competenze ingegneristiche e produttive eccellenti anche su apparecchiature superiori alle mille tonnellate.

Con gli standard produttivi consolidati, l’azienda può presentarsi come player affidabile per i grandi progetti petrolchimici che partiranno in diverse aree del mondo nei prossimi anni.

Un plus non da poco se aggiunto ad un altro aspetto su cui ATB può considerarsi leader, anche grazie agli investimenti strategici fatti negli ultimi anni: la capacità di fabbricare contemporaneamente diversi apparecchi di enorme peso e dimensioni, soddisfacendo i tempi di consegna richiesti dai clienti.


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